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Martedì 19 aprile 2016 è’ morto a 75 anni, dopo avere a lungo combattuto il cancro, Bill Campbell, sopranominato “il coach” della Silicon Valley, celebre consulente di numerose compagnie come Apple, Google e Amazon. “E’ un giorno molto triste. Bill ha avuto un ruolo chiave sia come mentore per me e dopo a Goggle e per le altre aziende della (Silicon) Valley”, ha commentato l’ex amministratore delegato di Big G e presidente di Alphabet, Eric Schmidt, su G+ e Twitter. E non è l’unico a ricordare che Campbell lascia un segno indelebile nel cuore dello sviluppo tecnologico, a cominciare dalle persone.

L’eccezionale talento di Bill Campbell, ha spiegato Schmidt al Wall Street Journal, era nell’individuare il ‘genio creativo’ di quanti, prima o poi, sarebbero andati a ricoprire ruoli chiave: Steve Jobs per Apple e Larry Page di Google, per dirne solo alcuni.”Hai consigliato così tanti. La tua saggezza e il tuo calore saranno ricordati”, ricorda Bezos su Twitter.

Il legame con Apple è stato il più duraturo per il ”coach”. “Bill Campbell è stato un mentore per molti di noi – si legge nel necrologio dell’azienda – e un membro della nostra famiglia per decenni”. Fu sempre Campbell “a credere in Apple, anche quando erano in pochi a farlo” – ricorda Tim Cook con un tweet – entrando con orgoglio a fare parte del consiglio di amministrazione nel 1997 (oltre a rivestire incarichi importanti in Intuit, Kodak, GO Corporation e AT&T) e restando sin dal 1983 un supporto fondamentale per molti anche dietro le quinte. Originario della Pennsylvania, era stato anche allenatore di football nella prestigiosa Columbia University.

(fonte: http://www.repubblica.it/tecnologia)